Descrizione
Il JMuseo, nei suoi straordinari spazi espositivi, celebra Franco Fontana, uno dei più grandi fotografi a livello internazionale di tutti i tempi, pioniere della fotografia a colori, con una raffinata monografica che presenta una sintesi delle opere maggiormente iconiche del Maestro, in grande formato, realizzate tra il 1961 e il 2017. In mostra anche un’esclusiva videointervista incentrata sul lato umano dell’artista.
Il JMuseo e il Comune di Jesolo celebrano, con una importante monografica, l’artista Franco Fontana (Modena, 1933), in assoluto il pioniere mondiale della fotografia a colori, un gigante dell’immagine, tra i più grandi fotografi di tutti i tempi, con opere nei più prestigiosi musei e collezioni private a livello internazionale. Molteplici mostre in tutto il mondo e pubblicazioni dedicate.
La mostra, in programma dal 29 novembre 2025 al 22 maggio 2026 dal titolo Franco Fontana. Colors, è curata da Cristina Ghelfi Fontana e Gabriele Accornero dello Studio Franco Fontana.
Promosso e prodotto dal Comune di Jesolo, il progetto espositivo presenta una sintesi delle più iconiche opere del Maestro, di cui molte in grande formato, realizzate tra il 1961 e il 2017.
La mostra è l’esito di un lungo e significativo lavoro di indagine e restauro sulle opere dell’artista, analogiche e digitali, che ha dato vita a un corpus di immagini capace di raccontare il lungo lavoro di Franco Fontana.
Franco Fontana. Colors è l’appuntamento più atteso della stagione invernale del JMuseo e intende offrire una proposta adatta ad un pubblico vasto, dai giovani agli anziani, sino alle famiglie e gli studenti. Naturalmente anche i numerosissimi appassionati di fotografia, grazie a stampe Fine art di altissima qualità, cornici museali e vetri antiriflesso, troveranno spunti di interesse per la visita.
Partendo dall’assunto che, per Fontana, tutto è o diventa paesaggio, la rassegna racconta la ricerca del maestro emiliano attraverso un allestimento, curato dallo studio Franco Fontana e dallo Studio Roberto Bernè, che conduce il visitatore verso una progressiva elevazione, alternando scene dense di umanità con paesaggi naturali quasi astratti, architetture plastiche e straordinarie immagini di gente oltre alla celebre produzione sugli asfalti.
L’attenzione all’illuminazione, al posizionamento delle opere, il rispetto degli spazi, la diffusione sonora delle straordinarie musiche del compositore francese Armand Amar, una straordinaria intervista al Maestro incentrata sulla sua umanità dirompente, consentono un’esperienza al contempo immersiva ed emozionale e di grande arte.
L’approccio di Franco Fontana alla fotografia avviene alla metà degli anni Cinquanta, quando vaga per la città per documentarne la vita e gli scorci fin dai primi tempi, la scelta radicale del colore. Già dagli anni Sessanta riceve i primi riconoscimenti, come l’invito a partecipare alla terza Biennale del colore a Vienna nel 1961, o la pubblicazione di una delle sue fotografie più conosciute, quella dell’auto rossa a Praga, utilizzata come immagine di copertina dell’annuario di Time-Life e del Frankfurter Allgemeine.
Come osserva il Prof. Jean Luc Monterosso, già fondatore e direttore dell’Ecole Européenne de la Photographie a Parigi e massimo esperto di Franco Fontana, oltre che curatore della recente Retrospettiva del Maestro al Museo dell’ARA Pacis di Roma: “Con una festa di linee geometriche e un’esplosione di colori, all’inizio degli anni Sessanta Franco Fontana ha rivoluzionato l’arte di Niépce (la fotografia ndr). Sfruttando tutte le possibilità ottiche della fotografia (inquadrature ardite, profondità di campo ridotta, inquadrature dall’alto, ecc.), ha creato immagini astratte e minimaliste attraverso una giustapposizione di colori brillanti dai forti contrasti. Questa scelta del colore, in controtendenza rispetto a tutta la fotografia classica in bianco e nero considerata artistica, lo ha reso un precursore. Eppure, nulla preannunciava che questo giovane potesse scuotere il mondo della fotografia in questa maniera. In sessantacinque anni di carriera ricca e variegata, Franco Fontana ha pubblicato una sessantina di libri, ha risposto a numerose richieste commerciali, ha organizzato un festival di fotografia a San Marino, ha tenuto numerosi workshop e ha persino partecipato, per suo piacere, al movimento di Arte Postale così mirabilmente rappresentato dai futuristi italiani. Senza dare una formulazione teorica del proprio lavoro, Franco Fontana ha sempre attinto a un’intera cultura e dialogato con tutti i principali movimenti artistici del XXI secolo: Surrealismo, Astrattismo, Minimalismo, Pop Art… Come gli autori della fotografia a colori americana, è stato un precursore e un pioniere”.
La scelta di Fontana, in controtendenza rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, è stata quella di rendere protagonista il colore non come mezzo, ma come messaggio, non come fatto casuale, ma come attore principale della scena. Il colore era infatti ritenuto retaggio della pubblicità, del giornalismo e dei souvenir di famiglia, parte quindi di un mondo prettamente commerciale o da dilettanti, da cui ogni seria produzione artistica doveva prendere le distanze.
Nonostante le migliaia di tentativi di copiare Fontana solo le sue opere sono uniche e irripetibili, magiche e perfettamente equilibrate: per questa riconoscibilità assoluta sono anche definite in gergo nell’ambiente “Fontanate”.
Il percorso espositivo dispiega le principali tematiche del Maestro
People, che documenta la ricerca sui “paesaggi umani”, ovvero sulla presenza della figura umana nelle fotografie. Riconducibili agli anni Ottanta sono i suoi Frammenti, dove il paesaggio urbano si allarga per consentire anche alle persone di entrare in gioco come elemento, o almeno a parti di esse, tronchi senza testa, gambe, braccia, dettagli di coloratissimi vestiti, così come le Piscine, in cui Fontana si sbizzarrisce in composizioni in cui le parti del corpo diventano oggetti che si stagliano sul fondo azzurro metafisico della piscina.
In Paesaggi urbani, la mostra esplora scenari e oggetti còlti da una prospettiva particolare. In questo caso, sono edifici, scorci cittadini, dettagli come graffiti, palme, elementi decorativi a diventare protagonisti della scena. Con questo gruppo di lavori, il linguaggio di Fontana raggiunge la sua piena maturità. Le superfici nette, le geometrie e i colori sgargianti di New York, di Los Angeles, di San Francisco sono uno stacco visivo rispetto al panorama urbano italiano e ispirano a Fontana opere in cui diversi piani di profondità vengono appiattiti. Oggetti vicini e lontani appaiono uno accanto all’altro come parti di un dipinto astratto o di una scena metafisica.
Con gli Asfalti l’artista emiliano dà forma a un nuovo paesaggio, quello delle autostrade e delle superfici asfaltate. In questa serie di fotografie, nata in maniera casuale negli anni Settanta, ma continuamente approfondita fino al 2005, i protagonisti sono gli orizzonti così come i loro complementi, siano essi segnali stradali, linee di verniciatura o fessure sulla strada. Fontana non ha solo notato le sfumature, la grafica e le texture inaspettate delle pavimentazioni stradali di tutto il mondo ma, puntando il suo obiettivo su di esse, ne trasfigura la superficie rivelandone l’unicità e la sorprendente bellezza.
Probabilmente le opere più famose sono i Paesaggi, che documentano l’indagine di Fontana sul paesaggio naturale. Le immagini, catturate durante i suoi viaggi intorno al mondo (in particolare nel sud Italia), si caratterizzano per l’intenso contrasto tra colori e geometrie composte sulla luce dove Fontana crea un effetto straniante, al punto che chi guarda queste immagini fatica a capire se si tratti di una fotografia o di un dipinto.
Nel percorso anche una video intervista esclusiva al fotografo, sottotitolata in inglese, prodotta da BRIDGECONSULTINGPRO e Studio Franco Fontana che consentirà una miglior conoscenza dell’uomo e dell’artista.
Dichiarazioni
Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo: "Con grande orgoglio accogliamo al JMuseo una mostra di straordinaria rilevanza internazionale, dedicata a uno dei più grandi maestri della fotografia a colori. Le sue immagini hanno saputo raccontare il mondo con uno sguardo unico, poetico e innovativo, aprendo nuove strade all’arte fotografica. Questo evento conferma la vocazione culturale della nostra città, che vuole offrire a cittadini e visitatori esperienze di valore, capaci di emozionare, ispirare e rafforzare il legame tra Jesolo e le grandi espressioni dell’arte contemporanea. Inoltre consente di inserire pienamente il JMuseo nella proposta complessiva offerta dalla città a residenti, ma anche ospiti, per tutto il periodo autunnale e poi invernale. Un ulteriore strumento di promozione di Jesolo, ricca di contenuti di qualità, capace di vivere davvero tutto l'anno senza rinunciare alla sua anima turistica".
Gabriele Accornero Advisor Franco Fontana Studio e curatore della Mostra: “L’intento del progetto Franco Fontana. Colors è di offrire ai visitatori non solo un’esperienza di Arte fotografica ai massimi livelli ma anche un momento emozionale intenso in un contesto estetico e allestitivo massimamente curati. Franco Fontana in questo senso è poesia allo stato puro e va approcciato con cuore e spirito aperti ad uno sguardo più profondo di quello dei soli occhi. Con questo progetto il JMUSEO entra dalla porta principale nel Gotha della fotografia mondiale”.
Ulteriori informazioni:
Per ulteriori informazioni scrivere alle mail info@jmuseo.it - jmuseo@comune.jesolo.ve.it o chiamare al numero 0421359145
Ingresso (Il biglietto di ingresso permette la visita di tutte le esposizioni della struttura tranne quelle relative api piani uno e due facenti parte del progetto JGAMES)
Sono previste delle scontistiche per chi visita anche lo Jesolo Sand Nativity
7,50 €: biglietto adulto
5,00 €: biglietto bambino fino ai dieci anni di età non compiuti
Gratuito: bambini sotto il metro di altezza, disabili e loro accompagnatori, insegnanti accompagnatori di scolaresche
2,50 €: biglietto per il singolo partecipante come gruppo scolaresca o gruppo formalizzato
5,00 €: biglietto adulto residente nel Comune di Jesolo
2,50 €: biglietto bambino fino ai dieci anni di età non compiuti residente nel Comune di Jesolo