EDILIZIA, COMPLETATA LA DEMATERIALIZZAZIONE DELLE VECCHIE PRATICHE
Il sindaco De Zotti: “Passaggio cruciale per velocizzare le nuove procedure”. E la conferenza paesaggistica abbatte i tempi d’istruttoria a 15 giorni
21 dicembre 2023
L’Ufficio edilizia privata del Comune di Jesolo ha completato il processo di dematerializzazione delle vecchie pratiche edilizie. Il progetto, partito nel 2022, si è concluso a fine novembre 2023 ed è stato intrapreso dall’ente per agevolare l’onerosa attività delle richieste di accesso agli atti e ai documenti amministrativi da parte dei cittadini e professionisti: ogni anno, infatti, vengono registrati circa un migliaio di richieste di consultazione di pratiche edilizie storiche.
L’idea progettuale nasce dall’esigenza di organizzare, conservare e dematerializzare l’archivio cartaceo, al fine di garantire un migliore riscontro alle istanze di accesso agli atti e, al contempo, consentire un’immediata consultazione da parte del personale tecnico interno dell’ente, chiamato a istruire le pratiche relative a edifici esistenti. All’esigenza di ottimizzazione amministrativa si somma anche la volontà di garantire la corretta conservazione dei documenti. Il progetto di “dematerializzazione” del patrimonio archivistico delle “pratiche edilizie” del Comune di Jesolo, ha previsto, previa autorizzazione da parte della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige, la conversione di un documento analogico in un documento informatico (o elettronico), preservandone il relativo valore giuridico e probatorio, oltre agli elementi relativi al contesto archivistico di riferimento, garantendo l’accessibilità, l’utilizzabilità (leggibilità e intelligibilità), l’autenticità (identificabilità univoca e integrità) e la reperibilità dei documenti e dei fascicoli informatici attraverso i metadati ad essi associati nel medio e nel lungo periodo. Il processo di digitalizzazione è partito occupandosi della parte più storica dell’archivio con la dematerializzazione di 35 anni di pratiche edilizie a partire dal 1947 sino all’anno 1982, l’intervento ha visto il riordino e la completa scansione dei documenti con acquisizione delle informazioni utili alla futura fruizione per 9.207 pratiche edilizie. Questo ambizioso intervento inizia un processo di dematerializzazione che procederà anche per il 2024 dando la possibilità a cittadini e professionisti di accedere più agevolmente alle informazioni delle pratiche edilizie storiche.
A ottimizzare la gestione delle pratiche, e velocizzare l’iter tecnico, interviene anche il recupero dell’arretrato da parte della conferenza paesaggistica. L’organismo, di cui fanno parte anche rappresentanti della Soprintendenza ai beni culturali, ha il ruolo fondamentale di esprimere un parere puntuale sulle istanze per eseguire opere edili, in particolare in aree sottoposte a vincoli e tutele. Il verbale redatto dalla conferenza costituisce, così, un’autorizzazione vera e propria. Oggi i tempi per l’elaborazione dell’istruttoria e la presentazione alla conferenza paesaggistica sono stati ridotti a soli 15 giorni. Ciò è stato possibile grazie a un intenso lavoro dell’organismo ma anche a una maggiore integrazione tra la sua attività e quella dell’ufficio edilizia privata.
“Il progetto di dematerializzazione delle vecchie pratiche edilizie riveste un ruolo cruciale nel processo di ottimizzazione del servizio offerto ai professionisti e ai cittadini ma, insieme, agevola molto l’attività del personale tecnico con ulteriori vantaggi per tutti – commentano il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti, il vicesindaco e assessore ai sistemi informativi, Luca Zanotto, e l’assessore all’edilizia privata, Martina Borin -. In questo primo anno e mezzo di mandato ci siamo impegnati molto per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a velocizzare l’iter burocratico senza intaccare la qualità del servizio, fornendo risposte in tempi più certi. Per centrare l’obiettivo gli uffici hanno iniziato anche a integrare maggiormente la loro attività, e ciò ha consentito di ridurre sensibilmente le tempistiche per la presentazione delle istruttorie alla conferenza paesaggistica. Certamente possiamo migliorare ulteriormente i servizi, ma abbiamo appunto avviato un processo e questi sono i primi risultati concreti, una risposta tangibile anche di fronte a polemiche e chiacchiere da bar”.
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