LE ZONE TURISTICHE

 

Nella fascia urbana a ridosso del litorale sono concentrati gran parte degli immobili riservati ai turisti. Tali aree presentano situazioni urbane differenti secondo la zona in cui sono ubicate.
La fascia compresa tra Piazza Mazzini e il Faro, sviluppata in tempi più recenti, è dotata di un significativo numero di alberghi e di condomini riservati ai turisti. Gli accessi al mare sono di proprietà comunale e di dimensioni tali da permettere un contatto visivo con la spiaggia. L’area risulta carente di servizi.
Il P.R.G. conferma la destinazione attuale degli immobili, impedendo ulteriori sviluppi volumetrici, ad eccezione degli ampliamenti di servizi per le strutture alberghiere. Alle spalle di questa zona sono state create ampie aree di parcheggio pubblico, con la possibilità di riservare il sottosuolo ai privati (i quali cedono gratuitamente la superficie a parcheggio pubblico).
Sono state individuate, inoltre, delle strutture di supporto e di integrazione, che si caratterizzano per la dotazione di aree di svago e di servizi utili a migliorare e diversificare l’offerta della zona (e quindi della città): campo da golf, porti turistici, centri sanitari per cure riabilitative, strutture sportive, aree ricreative (percorsi ciclabili, boschi, percorsi naturalistici). Tali aree costituiscono un articolato sistema polifunzionale: il Parco Equilio.
La fascia centrale, compresa tra Piazza Mazzini e l’area dell’ospedale, come individuato nel Master Plan, necessita di una forte riorganizzazione. La ricomposizione dei volumi è già prevista nel vigente Piano Regolatore. Le novità introdotte dalla variante riguardano lo strumento attuattivo, che diventa di iniziativa privata e la possibilità di incremento del volume, al fine di incentivare e rendere economicamente convenienti le operazioni di riqualificazione urbana.
Gli incrementi volumetrici sono subordinati a dei parametri ritenuti qualificanti per la città turistica:

 

Il P.R.G. prevede una quantità globale per l’intera zona di riorganizzazione alberghiera, prefissata nella tavola di dimensionamento del Piano. Se vengono effettuati un numero di interventi che esauriscono la olumetria prevista, è necessario predisporre un’ulteriore variante per la verifica degli standards e dei risultati di riqualificazione ottenuti.
Non è ad oggi ipotizzabile un intervento globale su tutta la zona degradata. Rimangono inoltre altre possibilità che possono essere valutate, in conseguenza anche di analoghe esperienze europee, dove l’amministrazione pubblica, attraverso finanziamenti comunitari, ha acquistato degli immobili per la loro definitiva demolizione.
La fascia compresa tra Piazza Milano e Piazza Torino presenta caratteristiche analoghe all’area Ovest (anche se caratterizzata da un numero minore di alberghi), e per questo è stata normata nello stesso modo.
La Pineta presenta una forte concentrazione di complessi ricettivi all’aperto (campeggi e villaggi turistici). Per queste aree è stata recepita la variante specifica, approvata dalla Regione Veneto ai sensi della L.R. 31/89.
Per le strutture alberghiere sono previsti interventi di ampliamento finalizzati alla dotazione di servizi e, qualora venga assicurato un posto macchina per ogni camera, anche all’aumento della capacità ricettiva.
All’interno della pineta sono state individuate, con l’apporto del Servizio Forestale, delle aree di pregio che risultano inedificabili, e per le quali è necessaria l’acquisizione al patrimonio pubblico. Nei lotti liberi, privi di qualsiasi interesse naturalistico, è consentita l’edificazione a basso indice.
A Nord della Pineta la grande espansione residenziale e di strutture a servizio è subordinata ad una sistemazione ambientale consona all’area boscata soggetta a vicolo.

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