L’opera lignea di Marco Martalar resterà esposta nell’area verde. In cantiere una scultura che nascerà dal legno spiaggiato di Jesolo
03 maggio 2023
Il Leone alato di Vaia
resta a Jesolo. La scultura realizzata dall’artista vicentino Marco
Martalar è stata collocata nei giorni scorsi in una delle colline verdi
che caratterizzano piazzetta Casa Bianca, dove resterà esposta
stabilmente. Il Leone alato di Vaia, alto tre metri e con un peso che si
aggira intorno ai 500 chilogrammi, è un’opera creata utilizzando 1.500
pezzi di legno degli alberi che la tempesta Vaia ha abbattuto alla fine del
2018 lungo l’altopiano vicentino dell’arco alpino veneto. Pur colpendo in
particolare il Veneto e il Trentino Alto Adige, la tempesta coinvolse l’intero
Paese causando 37 morti e danni per quasi 5 miliardi di euro.
Il Leone
alato di Vaia ha preso forma nel laboratorio di Martalar a Roana,
venendo poi trasferito a Jesolo dove è stato esposto all’esterno della
grande tensostruttura collocata alle spalle di piazza Brescia che ha
ospitato lo Jesolo Sand Nativity tra fine 2022 e inizio 2023. Qui è stata
ammirata e fotografata da decine di migliaia di visitatori, che ora potranno
ritrovarla lungo il viale principale del lido di Jesolo. Nel 2020, invece,
Martalar realizzò per lo Jesolo Sand Nativity il meraviglioso Angelo di Vaia.
Ora
la collaborazione tra il Comune di Jesolo e l’artista vicentino
prosegue. Nel laboratorio di Roana prenderà forma nei prossimi mesi una
nuova opera, che questa volta non nascerà dai resti del passaggio della tempesta
sui boschi ma dal legno spiaggiato sulla spiaggia di Jesolo e rappresenterà
la sua anima.
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